Provincia di Pordenone - Assessorato all'Istruzione e al Turismo

Associazione per la Musica Sacra "Vincenzo Colombo"


PREMIO ORGANISTICO "VINCENZO COLOMBO"

della Provincia di Pordenone

conferito a Luigi Ferdinando Tagliavini

il giorno 13 ottobre 2001

presso la Sala Convegni del Palazzo Montereale Mantica
in Pordenone

* * *

Intervento di Paolo Bottini a nome dell'Associazione Italiana Organisti di Chiesa

L’occasione della consegna di un importante riconoscimento al M° Luigi Ferdinando Tagliavini, musico e musicologo che ha contribuito a mantenere alto il nome dell’Italia musicale nel mondo, è occasione alla “Associazione Italiana Organisti di Chiesa” per ringraziare pubblicamente un “artista” che ha dato tutto se stesso per l’arte musicale, e per il mondo dell’organo in particolare, e per ricordare quale sia il ruolo fondamentale dell’arte nella vita umana.


Nel giorno di Pasqua dell’ anno 1999 Sua Santità Giovanni Paolo II ha inviato una speciale lettera a tutti gli artisti del mondo, ovvero “a quanti con appassionata dedizione cercano nuove «epifanie» della bellezza per farne dono al mondo nella creazione artistica”.


Il Papa ha innanzitutto dimostrato come l’artista, nel creare, riproduca l’atto creatore dell’Onnipotente: «Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona» (Gn 1,31), con la differenza che mentre il Creatore produce traendo qualcosa dal nulla - l’artefice (l’uomo) “utilizza qualcosa di già esistente, a cui dà forma e significato, rivelandosi in questo modo più che mai «immagine di Dio»”.


“Per questo l’artista, quanto più consapevole del suo «dono», tanto più è spinto a guardare a se stesso e all’intero creato con occhi capaci di contemplare e ringraziare, elevando a Dio il suo inno di lode. Solo così egli può comprendere a fondo se stesso, la propria vocazione e la propria missione.”


Chi avverte in sé la scintilla creatrice sente nel contempo “l’obbligo di non sprecare questo talento, ma di svilupparlo, per metterlo a servizio del prossimo e di tutta l’umanità”. E’ proprio, ad esempio, quanto - per entrare nel nostro campo specifico - scrisse il grande Bach a suggello della sua raccolta didattica “Orgelbüchlein”: «Al solo Dio supremo per onorarlo, al popolo affinché s’istruisca». Infatti “ogni forma autentica d’arte è, a suo modo, una via di accesso alla realtà più profonda dell’uomo e del mondo” secondo il Papa.

Ed ecco perché, sottolinea Giovanni Paolo II, si comprende come “al dialogo con l’arte la Chiesa tenga in modo speciale e desideri che nella nostra età si realizzi una nuova alleanza con gli artisti, come auspicava (...) Paolo VI nel vibrante discorso rivolto agli artisti durante lo speciale incontro nella Cappella Sistina, il 7 maggio 1964” (Cfr. AAS 56, 1964, 438-444). Anche il Concilio Vaticano II, ricorda poi il Papa, si è occupato approfonditamente della questione rivolgendo un ufficiale Messaggio agli artisti (8 dicembre 1965) con questo appello: «Questo mondo nel quale noi viviamo ha bisogno di bellezza, per non cadere nella disperazione. La bellezza, come la verità, mette gioia nel cuore degli uomini ed è frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione» (Cfr. AAS 58, 1966, 13).


La Chiesa ha bisogno, in generale, dell’arte ed in particolare Giovanni Paolo II in questa sua lettera agli artisti sottolinea in particolare modo che “la Chiesa ha bisogno, altresì, dei musicisti. Quante composizioni sacre sono state elaborate nel corso dei secoli da persone profondamente imbevute del senso del mistero! Innumerevoli credenti hanno alimentato la loro fede alle melodie sbocciate dal cuore di altri credenti e divenute parte della liturgia o almeno aiuto validissimo al suo decoroso svolgimento. Nel canto la fede si sperimenta come esuberanza di gioia, di amore, di fiduciosa attesa dell’intervento salvifico di Dio.”
Tutte queste considerazioni spingono il Papa a rivolgere un vero e proprio appello a tutti gli artisti, siano essi scultori, pittori, architetti, musicisti, poeti, scrittori, attori, etc.:


“Con questa Lettera mi rivolgo a voi, artisti del mondo intero, per confermarvi la mia stima e per contribuire al riannodarsi di una più proficua cooperazione tra l’arte e la Chiesa. (...) A contatto con le opere d’arte, l’umanità di tutti i tempi - anche quella di oggi - aspetta di essere illuminata sul proprio cammino e sul proprio destino” per godere - stupita - di questa “Bellezza” che salva. Proprio “da qui, dallo stupore, potrà scaturire quell’entusiasmo” di cui “hanno bisogno gli uomini di oggi e domani per affrontare e superare le sfide cruciali che si annunciano all’orizzonte. (...) In questo senso è stato detto con profonda intuizione che «la bellezza salverà il mondo» “ (F. Dostoevskij, L’idiota, parte III, cap. V, Milano 1998, p. 645) e quindi “la vostra arte contribuisca all’affermarsi di una bellezza autentica che, quasi riverbero dello Spirito di Dio, trasfiguri la materia, aprendo gli animi al senso dell’eterno. Con i miei auguri più cordiali - Johannes Paulus ppII ”.

Queste incoraggianti parole del Papa ci convincono che i tempi sono ormai maturi per sancire un ufficiale riconoscimento ministeriale, giuridico ed economico della figura professionale dell’organista di chiesa: con questo si vuole ribadire l’importanza essenziale, e non accessoria, della musica nella liturgia. E alla liturgia - culmine e fonte della vita cristiana - non possono che essere riservate le migliori espressioni dell’agire umano in onore del Dio Altissimo.
Una importante conferma di quanto detto l’abbiamo nel Codice di Diritto Canonico al n.231:

“I laici che si dedicano in modo permanente o temporaneo ad un particolare servizio della Chiesa, hanno l’obbligo di acquisire un’adeguata formazione, necessaria per adempiere debitamente la loro funzione e per esercitarla consapevolmente, assiduamente e diligentemente. Essi hanno diritto ad una onesta remunerazione adeguata alla loro condizione mediante la quale possono decorosamente provvedere alle loro necessità ed a quelle della loro famiglia, rispettando anche le disposizioni del codice civile; hanno inoltre diritto che si provveda debitamente alla loro previdenza e assicurazione sociale ed alla cosiddetta assistenza sanitaria”.

L’ Associazione Italiana Organisti di Chiesa ha da tempo sottoposto alla F.A.C.I. una bozza per un “accordo economico collettivo per musicisti di chiesa” (già approvata nella Assemblea generale del maggio 1999) e si sta impegnando in prima linea, grazie soprattutto alla preziosa collaborazione di don Antonio Parisi, per la sottoscrizione di questo contratto nazionale. Auspichiamo e ci auguriamo che questo importantissimo passo venga compiuto al più presto. A nome del Presidente M° Renato Negri porge cordiali saluti ed auguri di buona musica al M° Tagliavini, a tutti i soci della Associazione per la Musica Sacra “Vincenzo Colombo” e a tutti i presenti alla cerimonia di premiazione

M° Paolo Bottini, segretario A.I.O.C.

Cremona, il 10 Ottobre 2001


Partecipa al nuovo forum in rete
"Organi & Organisti
il forum di riferimento per gli organisti e gli appassionati d'organo italiani"