A tutti i fautori della musica liturgica “leggera” si ricordano le parole di Giovanni Paolo II, pronunciate davanti ai 20.000 cantori accorsi in San Pietro durante la omelia del 21 Settembre 1980:


"La Chiesa ha da tempo dichiarato quali siano i generi musicali che con eccellenza posseggono la predisposizione artistica e spirituale consona al Divino mistero: tali generi sono il canto gregoriano e la polifonia. […] occorre che nei luoghi dove il gregoriano è sorto, esso sia rimesso in onore e praticato, nel grado di capacità delle singole comunità liturgiche, in particolare con il recupero dei brani più significativi e di quelli che per la loro facilità e pratica tradizionale, devono diventare canti comuni espressivi dell'unità e universalità della Chiesa. […]”