Associazione Italiana Organisti di Chiesa
via Milazzo, 37 - 26100 CREMONA
M° Comm. Giancarlo Parodi, presidente
M° Paolo Bottini, Segretario

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Roma, 10 aprile 2002, ore 20.30

- a tutti gli iscritti
- a tutti gli organisti di chiesa
- a tutti i musicisti di chiesa


Caro Collega,

con vivo rammarico Ti comunico che nonostante la perfetta intesa raggiunta con la controparte, in data odierna l’ACCORDO  COLLETTIVO NAZIONALE  PER  LA REGOLAMENTAZIONE DEI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA TRA ENTI ECCLESIASTICI E MUSICISTI DI CHIESA non è stato firmato.

Ecco il fatto: alle ore 17 il sottoscritto unitamente al vice-presidente M° Primo Iotti e al nostro consulente dott. Calogero Armato ci siamo presentati alla sede F.A.C.I. (Federazione tra le Associazioni del Clero in Italia) in via Leone XIII n.459 a Roma come da appuntamento.

Alle 17.30 alla presenza del Presidente della F.A.C.I. don Luciano Vindrola, il direttore della F.A.C.I. dott. Massimo Bacchella, l’avvocato della F.A.C.I. dott. Roberto Gerosa, l’avvocato della F.A.C.I. dott. Mario Caprini ci siamo riuniti per la firma del fatidico Accordo.

Con vivo stupore da parte nostra l’avvocato dott. Roberto Gerosa consulente legale della F.A.C.I., con espressione contrita, ci comunica che questo accordo non può essere al momento firmato.

Allego alla presente i seguenti documenti qui appena sotto visibili:


1) la lettera giustificativa, per quanto si voglia, da parte della F.A.C.I.
2) il fax di conferma dell’appuntamento
3) una specifica lettera di don Antonio Parisi, responsabile nazionale per la musica sacra presso l’Ufficio Liturgico della Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.).

Ogni commento lo lascio a Te, caro collega, e rimango fiducioso nel Tuo sostegno e attendo un Tuo commento e suggerimento su quanto accaduto.


Con stima ti saluto cordialmente.



M° Renato Negri,
Presidente “Associazione Italiana Organisti di Chiesa”




P.S. Questa lettera è stata inviata alla nostra mailing list composta da 3129 indirizzi.

 


 

 


 

 

Carissimi,

al documento sottoscritto dalla FACI e dal vostro presidente, Renato Negri - cercate di sostenerlo e ringraziarlo per quanto sta facendo - aggiungo il mio pensiero per tranquillizzare tutti circa il buon esito di questa vicenda.

Purtroppo sono subentrati questioni veramente di carattere formale, che saranno superate quanto prima dagli esperti.

Il contenuto dell'accordo è buono e segnerà una svolta importante per la musica in chiesa e quindi anche per i musicisti, in primis per gli organisti.

Ancora una volta mi sono convinto che i traguardi importanti e difficili bisogna conquistarseli con fatica, e noi stiamo veramente soffrendo e pazientando per il buon esito finale.

Vi chiedo ancora una paziente e breve attesa per la conclusione positiva.
Un caro e cordiale saluto a tutti voi.

don Antonio Parisi,
consulente per la musica liturgica
presso l'Ufficio Liturgico Nazionale della C.E.I.


Associazione Italiana Organisti di Chiesa
via Milazzo, 37 - 26100 CREMONA
M.° Comm. Giancarlo Parodi, presidente
M.° Paolo Bottini, Segretario




Reggio Emilia, 11 aprile 2002


- a tutti gli iscritti
- a tutti gli organisti di chiesa
- a tutti i musicisti di chiesa
- a tutti gli interessati

Oggetto: mancata firma del già annunciato ACCORDO COLLETTIVO NAZIONALE PER LA REGOLAMENTAZIONE DEI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA TRA ENTI ECCLESIASTICI E MUSICISTI DI CHIESA.


Cari colleghi e amici,

riguardo gli ultimissimi eventi inerenti la mancata firma dell' ACCORDO COLLETTIVO NAZIONALE PER LA REGOLAMENTAZIONE DEI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA TRA ENTI ECCLESIASTICI E MUSICISTI DI CHIESA, con la presente sono a ringraziarVi per le decine di testimonianze di solidarietà e di conforto che abbiamo ricevute oggi le quali mi hanno fatto desistere dal rimettere il mio mandato di Presidente.

Ringrazio il nostro infaticabile Segretario Maestro Paolo Bottini per il sostegno morale - è lui per primo che mi ha pregato di non dimettermi - e per l'incredibile suo lavoro notturno di ieri volto a informarVi, a caldo, delle ultime vicende romane.

A tutti ricordo che gli ultimi eventi procrastinano momentaneamente la questione come confermato, ancora una volta, dal Presidente della F.A.C.I. Mons. Luciano Vindrola e non fanno trasparire alcuna ombra di temporeggiamento in vista di un diniego dalla controparte.


Quindi, a parte lo spiacevole inconveniente della preannuciata firma del fatidico Accordo ieri 10 aprile 2002, i lunghi colloqui intercorsi in data odierna con il Presidente, il Direttore e i legali della F.A.C.I., nonché col  nostro referente presso la C.E.I. Don Antonio Parisi, mi confermano - dal punto di vista dei rapporti umani - la certezza della buona fede di costoro e della più cordiale disponibilità per raggiungere al più presto la tanto desiderata firma dell'Accordo.

Chiedo quindi a Voi tutti in virtù dell'affetto ricevuto tramite tantissimi messaggi di posta elettronica giuntici e in virtù delle altrettante numerose telefonate di solidarietà da parte anche di non soci di pazientare ancora.

Faccio mio il pensiero di Don Antonio Parisi presente nel comunicato di ieri sera: "Ancora una volta mi sono convinto che i traguardi importanti e difficili bisogna conquistarseli con fatica, e noi stiamo veramente soffrendo e pazientando per il buon esito finale". Queste parole sono di frescobaldiana memoria: "Non senza fatiga si giunge al fine".

Solo sentendoci in piena sintonia con la Chiesa Cattolica potremo collaborare nel comune intento di edificare le nostre comunità a partire dalla Liturgia.

 Per concludere, dunque, avverto che eventuali reazioni spregiudicate a quanto sta accadendo di positivo non verranno assolutamente prese in considerazione da parte nostra perché in contrasto con l'articolo 5 del nostro Statuto: (...) Per l'esclusione di un associato é necessaria una delibera dell'Assemblea, in presenza di gravi motivi; tali si intendono un comportamento che si ponga in contrasto con gli scopi dell'Associazione o che in qualunque forma le rechi danno (...)

Confido allora ancora una volta nella pazienza di tutti (ce ne vuole molta, non posso negarlo!), ma vi assicuro che entro l'estate prossima ventura desidero credere che finalmente verremo ad una più che positiva risoluzione.

Quando penso che fino a due anni fa tutto questo era impensabile allora l'entusiasmo ritorna. Ma vi rendete conto che abbiamo fatto passi da gigante? In pochi avrebbero scommesso che saremmo stati in grado di colloquiare, allo stesso tavolo, col Segretario Generale della C.E.I., col Presidente della F.A.C.I., di redigere, per la prima volta in Italia, un Accordo Collettivo Nazionale tra Enti Ecclesiastici e Musicisti di Chiesa nel quale vengono definiti i profili professionali, suddivisi in categorie, riconoscendo un trattamento economico, commisurato al profilo professionale d'appartenenza, soggetto alle vigenti normative in materia di lavoro.

Tutti i documenti che alleghiamo alle e-mails li potete trovare pubblicati sul nostro sito internet.

Rimango a Vostra disposizione e mi confermo nella stima.


M.° Renato Negri,
Presidente della "Associazione Italiana Organisti di Chiesa"