Conferenza Episcopale Italiana
Ufficio Liturgico
Nazionale
Roma, 10 aprile 2001
Ai Sig.ri Direttori dei Conservatori di Musica
Egregio Direttore,
in questi ultimi dieci anni il settore Musica Sacra dell'Ufficio Liturgico Nazionale della CEI ha lavorato con impegno, intervenendo in vari settori della musica di chiesa per dare orientamenti, offrire proposte, individuare percorsi formativi.
La informo sulle principali iniziative avviate: dal 1994 a livello nazionale un Corso di perfezionamento liturgico-musicale (Co.per.li.m), per preparare responsabili e docenti di Musica Sacra a livello diocesano; sempre a livello nazionale, i convegni dei responsabili diocesani di Musica Sacra, gli incontri con i direttori di scuole e di istituti diocesani di Musica Sacra e con gli organisti di chiesa. Mi permetto anche di ricordare che nel gennaio 2000 è stato pubblicato il Repertorio nazionale di canti per la liturgia.
Son lieto di inviarLe una proposta elaborata dal nostro Ufficio circa l'istituzione di un corso accademico nei Conservatori Italiani di Musica per la Liturgia e per le attività culturali ecclesiastiche.
In tal modo ritengo che i futuri organisti di chiesa, liturgicamente qualificati, possano svolgere il loro servizio in maniera dignitosa e adeguata alle nuove esigenze pastorali previste dal Concilio Vaticano II, contribuendo così a migliorare la qualità liturgico-musicale delle nostre chiese in Italia.
Assicuro che l'Ufficio è a disposizione per eventuali contatti e chiarimenti.
Gradisca il mio più fervido augurio in Cristo Risorto e il mio cordiale saluto.
+Adriano Caprioli, Presidente della Commissione Episcopale per la Liturgia
UFFICIO LITURGICO NAZIONALE
Settore Musica Sacra
Oggetto:
Bozza di proposta relativa alal istituzione di un corso accademico nei Conservatori Italiani di "Musica per la liturgia e per le attività culturali ecclesiali", in vista della organizzazione autonoma dei piani di studio accademici di primo e secondo livello nell'ambito della riforma degli studi in Italia
(ex Legge 21.12.1999 n.508)
Premessa
Fra i diversi ambiti delle espressioni artistiche, quello relativo alla cultura musicale ha sempre avuto in Italia un ruolo considerevole sia nella dimensione "profana" che in quella "religiosa".
E' soprattutto l'ingente produzione di Musica Sacra, prodotta dalle stesse Cappelle Musicali, che rappresenterebbe uno dei capitoli di maggiore interesse della Storia della Musica. Non vi è stata città capitale di Stato pre-unitario o capoluogo di regione ducale o comitale che non abbia visto prosperare una Cappella musicale, sovente composta da musici e cantori diretti da Maestri di fama imperitura. Da tali istituzioni musicali, operanti nelle innumerevoli Cattedrali, Basiliche, Santuari, Chiese insigni e Parrocchie, è sorta e si è sviluppata una letteratura musicale non solo "sacra", ma anche "profana".
Sicuramente non a caso, in tempi relativamente recenti, le più note opere del melodramma italiano, trascritte e poi eseguite anche sugli organi delle chiese, ne hanno favorito l'enorme diffusione, anticipando quell'opera educativa di formazione di un gusto e di un linguaggio che sarà poi tipicamente ripreso dall'affermarsi della Bande Musicali.
Oggi, la Chiesa italiana, massicciamente presente sul territorio, può considerarsi fra le poche protagoniste nella diffusione della pratica musicale nelle assemblee. Soltanto un miope, quanto superficiale pregiudizio, ad opera di opinionisti - seppure autorevoli, ma in altri campi -, accuserebbe l'istituzione ecclesiastica di aver "abbandonato le sue tradizioni musicali". In realtà, essa, rinnovando i riti liturgici con la riforma del Concilio Vaticano II, ha ridato alla partecipazione delle grandi assemblee quella centralità persa da tempo.
Attualmente, i riti liturgici esigono un efficace coinvolgimento di musicisti professionisti e masse popolari in un alternarsi e fondersi che ci riporta alla vera pratica di tradizione europea.
Inoltre: il Progetto Culturale della Chiesa Italiana prevede un concreto impegno, nel prossimo futuro, alla diffusione e alla fruibilità dell'immenso patrimonio artistico di cui essa rimane pur sempre custode.
Sono soprattutto i tempi e gli spazi che precedono o seguono particolari momenti e feste dell'anno liturgico, che stimolano l'organizzazione e la realizzazione di iniziative ed eventi culturali-musicali particolarmente interessanti.
Prestigiosi festival e rassegne di Musca Sacra organizzano regolarmente concerti corali, d'organo e d'orchestra: autentica quanto preziosa offerta di programmi sia di musica liturgica che extra-liturgica, comunque legata ai luoghi e alla vita della Chiesa.
In termini concreti, è facilmente possibile valutare il ruolo fondamentale che la musica svolge nella vita sociale del paese, come è ovvio che sia:
- le diocesi italiane sono 227;
- le parrocchie circa 28.000;
senza considerare le migliaia di istituti religiosi maschili e femminili, gruppi appartenenti ai movimenti giovanili, le iniziative di vita associata a vari livelli, e le aggregazioni laicali di diversa ispirazione.
pertanto
in linea con quanto il comma4 dell'art.2 della legge 508: "...le istituzioni di cui all'art.1 sono sedi primarie di alta formazione, di specializzazione e di ricerca", e il comma 5 dello stesso articolo: "Le istituzioni di cui all'art.1, istituiscono e attivano corsi di formazione ai quali si accede con il possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado...".
si chiede
agli organi di gestione didattica di codesta Istituzione di Alta Formazione Musicale, di considerare e valutare l'opportunità di istituire, nell'ambito dell'offerta didattica proposta alla platea degli studenti che si iscrivono presso codesto Conservatorio, un CORSO ACCADEMICO di PRIMO (triennale) e di SECONDO LIVELLO (biennale) collocato nell'AREA STRUMENTALE, di:
MUSICA PER LA LITURGIA
e per le ATTIVITÁ CULTURALI ECCLESIALI
(ramo della GESTIONE DEGLI EVENTI MUSICALI E DELLO SPETTACOLO)
Il piano di studi del I livello dovrebbe gravitare intorno ai seguenti corsi fondamentali e complementari:
Fondamentali:
ORGANO (3 anni)
IMPROVVISAZIONE ORGANISTICA PER LA LITURGIA (3 anni)
FUGA E COMPOSIZIONE (3 anni)
CANTO GREGORIANO E PREPOLIFONICO (3 anni)
Complementari:
STORIA DELLA MUSICA (3 anni)
LITURGIA (1° anno)
MUSICOLOGIA LITURGICA (due anni: 2° e 3°)
DIREZIONE DI CORO (due anni: 1° e 2°)
ORGANOLOGIA (3° anno)
ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DI EVENTI CULTURALI E DELLO SPETTACOLO (3° anno)
si comunica
che la Chiesa Italiana si accinge a regolamentare tempi, modalità ed impegni reciproci, relativi al rapporto tra Enti Ecclesiastici e operatori musicali (organisti) con un rapporto di collaborazione che riconosca adeguatamente le professionalità, la preparazione specifica ed il compenso economico.
si invita
a considerare che, codesta Istituzione Accademica, istituendo i corsi sollecitati, si colloca appieno nel dettato dell'art.2, comma 8, lettra c) "(i principi e criteri direttivi dei regolamenti) sulla base della programmazione dell'offerta formativa nella valutazione degli sbocchi professionali".
Inoltre, al fine del raggiungimento degli scopi proposti, sempre in linea con il dettato dell'art.2, comma 8, lettera h):
"...facoltà di convenzionamento, nei limiti delle risorse attribuie a ciascuna istituzione,con istituzioni universitarie per lo svolgimento di attività formative finalizzate al rilascio di titoli universitari da parte degli atenei e di diplomi accademici da parte dei conservatori",
codesta Istituzione accademica avrebbe la possibilità di attivare convenzioni con Facoltà Teologiche Pontificie esistenti sul territorio e riconosciute dallo Stato, per quegli insegnamenti specifici non attivi o attivabili nel Conservatorio e necessari per i piani di studio dal ipotizzare per il corso richiesto.
ulteriori informazioni presso
Ufficio Liturgico Nazionale: uln"AT"chiesacattolica.it