Associazione Italiana Organisti di Chiesa
via Milazzo, 37 - 26100 CREMONA
M.° Comm. Giancarlo Parodi, presidente
M.° Paolo Bottini, Segretario






Reggio Emilia, 11 aprile 2002

- a tutti gli iscritti
- a tutti gli organisti di chiesa
- a tutti i musicisti di chiesa
- a tutti gli interessati


Oggetto: mancata firma del già annunciato ACCORDO COLLETTIVO NAZIONALE PER LA REGOLAMENTAZIONE DEI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA TRA ENTI ECCLESIASTICI E MUSICISTI DI CHIESA.



Cari colleghi e amici,

riguardo gli ultimissimi eventi inerenti la mancata firma dell' ACCORDO COLLETTIVO NAZIONALE PER LA REGOLAMENTAZIONE DEI RAPPORTI DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA TRA ENTI ECCLESIASTICI E MUSICISTI DI CHIESA, con la presente sono a ringraziarVi per le decine di testimonianze di solidarietà e di conforto che abbiamo ricevute oggi le quali mi hanno fatto desistere dal rimettere il mio mandato di Presidente.

Ringrazio il nostro infaticabile Segretario Maestro Paolo Bottini per il sostegno morale - è lui per primo che mi ha pregato di non dimettermi - e per l'incredibile suo lavoro notturno di ieri volto a informarVi, a caldo, delle ultime vicende romane.

A tutti ricordo che gli ultimi eventi procrastinano momentaneamente la questione come confermato, ancora una volta, dal Presidente della F.A.C.I. Mons. Luciano Vindrola e non fanno trasparire alcuna ombra di temporeggiamento in vista di un diniego dalla controparte.


Quindi, a parte lo spiacevole inconveniente della preannuciata firma del fatidico Accordo ieri 10 aprile 2002, i lunghi colloqui intercorsi in data odierna con il Presidente, il Direttore e i legali della F.A.C.I., nonché col  nostro referente presso la C.E.I. Don Antonio Parisi, mi confermano - dal punto di vista dei rapporti umani - la certezza della buona fede di costoro e della più cordiale disponibilità per raggiungere al più presto la tanto desiderata firma dell'Accordo.

Chiedo quindi a Voi tutti in virtù dell'affetto ricevuto tramite tantissimi messaggi di posta elettronica giuntici e in virtù delle altrettante numerose telefonate di solidarietà da parte anche di non soci di pazientare ancora.

Faccio mio il pensiero di Don Antonio Parisi presente nel comunicato di ieri sera: "Ancora una volta mi sono convinto che i traguardi importanti e difficili bisogna conquistarseli con fatica, e noi stiamo veramente soffrendo e pazientando per il buon esito finale". Queste parole sono di frescobaldiana memoria: "Non senza fatiga si giunge al fine".

Solo sentendoci in piena sintonia con la Chiesa Cattolica potremo collaborare nel comune intento di edificare le nostre comunità a partire dalla Liturgia.

 Per concludere, dunque, avverto che eventuali reazioni spregiudicate a quanto sta accadendo di positivo non verranno assolutamente prese in considerazione da parte nostra perché in contrasto con l'articolo 5 del nostro Statuto: (...) Per l'esclusione di un associato é necessaria una delibera dell'Assemblea, in presenza di gravi motivi; tali si intendono un comportamento che si ponga in contrasto con gli scopi dell'Associazione o che in qualunque forma le rechi danno (...)

Confido allora ancora una volta nella pazienza di tutti (ce ne vuole molta, non posso negarlo!), ma vi assicuro che entro l'estate prossima ventura desidero credere che finalmente verremo ad una più che positiva risoluzione.

Quando penso che fino a due anni fa tutto questo era impensabile allora l'entusiasmo ritorna. Ma vi rendete conto che abbiamo fatto passi da gigante? In pochi avrebbero scommesso che saremmo stati in grado di colloquiare, allo stesso tavolo, col Segretario Generale della C.E.I., col Presidente della F.A.C.I., di redigere, per la prima volta in Italia, un Accordo Collettivo Nazionale tra Enti Ecclesiastici e Musicisti di Chiesa nel quale vengono definiti i profili professionali, suddivisi in categorie, riconoscendo un trattamento economico, commisurato al profilo professionale d'appartenenza, soggetto alle vigenti normative in materia di lavoro.

Tutti i documenti che alleghiamo alle e-mails li potete trovare pubblicati sul nostro sito internet.

Rimango a Vostra disposizione e mi confermo nella stima.


Maestro Renato Negri,
Presidente Associazione Italiana Organisti di Chiesa