Schola Cantorum "Giuseppe
Bezzi" della Città di Tolentino
Un nuovo omaggio a San Nicola ed alla Città di Tolentino
Le feste pasquali, celebrate con la consueta cura e solennità nella Basilica
di San Nicola, magistralmente dirette dal liturgista P.Bruno Silvestrini, hanno
evidenziato lottima tenuta della Schola Cantorum Giuseppe Bezzi,
corale che appartiene alla Città di Tolentino, essendo stata istituita
dallAmministrazione Comunale tolentinate nel 1903 al fine di assicurare
al Santuario, privato dei mezzi di sostentamento dopo lunità dItalia,
un servizio musicale adeguato.
Il Coro ha cantato alle varie funzioni pasquali ed alle TRE ORE a San Catervo
spaziando con il vastissimo repertorio che va dal canto gregoriano alla musica
sacra contemporanea.
Proprio il Papa Giovanni Paolo II, nella sua ultima enciclica ECCLESIA DE EUCHARISTIA
ribadisce sul ruolo di dignità e sacralità della celebrazione
eucaristica in un capitolo intitolato Il decoro della celebrazione eucaristica
in cui è inserita anche una frase riguardo la musica sacra
L'architettura, la scultura, la pittura, la musica, lasciandosi orientare
dal mistero cristiano, hanno trovato nell'Eucaristia, direttamente o indirettamente,
un motivo di grande ispirazione.
e, soprattutto , poco più
sotto,Altrettanto si può dire della musica sacra, se solo si pensa
alle ispirate melodie gregoriane, ai tanti e spesso grandi autori che si sono
cimentati con i testi liturgici della Santa Messa.
(Cap.quinto)
Queste affermazioni del Santo Padre circa il sensus ecclesiae e il sacrum, anche
e soprattutto nella musica liturgica, già espresse più volte nel
corso del suo pontificato, soprattutto nella lettera pastorale Dominicae Cenae
(datata 24 febbraio 1980) sono proclamate nel centenario della promulgazione
del famoso Motu proprio sulla Musica Sacra emanato da San Pio X nel 1903, primo
atto di quel programma papale che aveva, come motto, la famosa frase di San
Paolo Instaurare omnia in Christo .
Pochi mesi prima del documento di San Pio X era nata la Schola Cantorum di San
Nicola con lo scopo di rinnovare, finalmente, il repertorio musicale epurandolo
di ogni contaminazione profana o teatrale.
Lesempio tolentinate fu seguito , a ruota, anche da vari centri limitrofi
.
Importante collegamento per il Coro di Tolentino, che per la prima volta era
formato con un organico in cui cerano anche le voci bianche dei bambini,
fu anche la scuola di musica sacra che fiorì soprattutto a Fermo.
Anche per questa felice coincidenza di date e ricorrenze storiche , la Schola
Cantorum di San Nicola, diretta dal maestro Andrea Carradori, presenterà
la nuova Messa che il giovane compositore elpidiense Paolo Carlomè ha
composto per luso liturgico : sarà lespressione della vitalità
e della gioventù del Coro che si autorinnova, perché attinge le
sue forze dalla Liturgia che non è mai ferma, come non è mai fermo
il cuore delluomo.
La Messa, a quattro voci con parti riservate allAssemblea, prenderà
il nome proprio dallenciclica di Giovanni Paolo II, ECCLESIA DE EUCHARISTIA
e sarà, dopo le necessarie approvazioni liturgiche, proposta, in collaborazione
con diversi cori della provincia, in occasione della prossima festa di Pentecoste,
in due tappe : Tolentino e Fermo, città benemerita per lorganizzazione
musicale chiestastica fin dagli inizi del 1900.
Sarà, per lantica Schola, tolentinate, che ha formato centinaia
di coristi e di appassionati alla musica vocale e sacra, la riaffermazione di
un ruolo che può essere riassunto con lantico detto, tanto caro
alla comunità agostiniana NOVA ET VETERA.
Il coro festeggerà, anche in questo modo, il suo primo centenario.